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Analisi delle procedure di ricorso per il fallimento di un esame di guida: prospettive e considerazioni

Dopo mesi di preparazione e un investimento significativo in lezioni di guida che avrebbero potuto coprire i costi di un trapianto di polmone in una clinica privata, arriva il giorno dell’esame. Purtroppo, nonostante tutti gli sforzi, sei stat* respint* per aver oltrepassato una linea blu di un parcheggio. In preda alla frustrazione, chiedi al tuo istruttore di guida un parere sull’esito dell’esame, e lui conferma che il giudizio dell’esaminatore è errato. Secondo lui, sulle linee blu si può transitare e non hanno la stessa rilevanza delle linee che separano i sensi di marcia o quelle di margine. Ma come è possibile che il giudizio dell’esaminatore sia insindacabile? Cosa prevede la legge in merito?

Una circolare del 22 marzo 2017, protocollo 6935, emessa dalla Direzione Generale per la Motorizzazione e per i Servizi ai Cittadini e alle Imprese in materia di trasporti e navigazione, stabilisce al paragrafo 8 quanto segue:

Procedure di Ricorso

  1. Ricorso Gerarchico
  • Destinatario: Direzione Generale Territoriale competente.
  • Costo: Marca da bollo di euro 16,00.
  • Termine: Entro trenta giorni dalla prova contestata.
  • Modalità: Il ricorso può essere presentato direttamente dal candidato, senza necessità di assistenza legale, e inviato tramite raccomandata con ricevuta di ritorno. Deve contenere le motivazioni della contestazione, sia in fatto che in diritto, pena l’inammissibilità.

2. Ricorso Giurisdizionale

  • Destinatario: Tribunale Amministrativo Regionale competente.
  • Costo: Richiede l’assistenza legale.
  • Termine: Entro sessanta giorni dalla prova contestata.

3. Ricorso Straordinario al Capo dello Stato

  • Destinatario: Capo dello Stato.
  • Costo: Contributo unificato di euro 650,00.
  • Termine: Entro centoventi giorni dalla prova contestata.
  • Modalità: Il ricorso può essere presentato direttamente dal candidato, senza necessità di un avvocato.

Considerazioni e Implicazioni

Analizzando queste opzioni, emerge chiaramente che i ricorsi presentano tempi lunghi e costi elevati, soprattutto nel caso del ricorso straordinario al Capo dello Stato. Dalla modalità della procedura passa il messaggio che il governo tende a non interferire con le decisioni dei suoi funzionari, conferendo loro un ampio margine di autonomia.

È lecito domandarsi l’efficacia e la reale accessibilità di tali strumenti di ricorso? Il ricorso gerarchico, nonostante non richieda l’intervento di un legale, deve essere ben articolato e documentato, il che potrebbe non essere semplice per un candidato privo di conoscenze giuridiche specifiche. Il ricorso giurisdizionale, con il coinvolgimento di un avvocato, comporta costi aggiuntivi che potrebbero essere proibitivi per molti. Il ricorso straordinario, infine, con un costo di 650 euro, sembra essere una soluzione impraticabile per questioni di questo tipo.

Riflettendo sulla Situazione

È evidente che il sistema attuale, con le sue procedure complesse e onerose, potrebbe scoraggiare i candidati dal presentare ricorso, anche in presenza di valutazioni palesemente ingiuste. Questo solleva interrogativi sull’effettiva giustizia e trasparenza del processo di valutazione degli esami di guida.

Alla luce di queste considerazioni, sarebbe utile un dibattito pubblico sulla necessità di riformare le procedure di ricorso, rendendole più accessibili e meno costose, per garantire che ogni candidato possa effettivamente ottenere una revisione equa del proprio esame. Una maggiore trasparenza e una riduzione della discrezionalità degli esaminatori potrebbero contribuire a migliorare la fiducia dei cittadini nel sistema.

Invito alla Discussione

Mi piacerebbe conoscere le vostre opinioni riguardo alla possibilità di presentare ricorso in casi particolari di esami di guida non superati. Ritenete che le attuali procedure siano adeguate? Quali miglioramenti suggerireste per rendere il processo più equo e accessibile?

Ti invito a partecipare alla discussione in modo costruttivo anche se non sei d’accordo con me.

“Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto di dirlo.” Voltaire

Riservato ogni diritto ed utilizzo.

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